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Aumenta il numero delle rate

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Le modifiche apportate all’articolo 19 del dpr 602/1973 opereranno a far data dalle richieste di rateazione presentate dal 01.01.2025. Con la modifica in questione è previsto che, per debiti inferiori o pari a 120 mila euro, su semplice richiesta del contribuente, la rateazione potrà essere concessa fino a:

  1. 84 rate mensili per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026,
  2. 96 per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028,
  3. 108 per le richieste presentate a decorrere dal 01.01.2029.

Nello stesso tempo, se il contribuente documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà, la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, comprese in ciascuna richiesta di dilazione, può essere concessa per le somme di importo superiore a 120.000 euro, fino ad un massimo di centoventi rate mensili, indipendentemente dalla data di presentazione della richiesta e per le somme sino a 120 mila euro con una modulazione anche in questo caso legata all’anno di presentazione della richiesta.

La norma poi chiarisce quali sono i parametri che devono essere assunti per individuare la sussistenza della temporanea situazione di obiettiva difficoltà, prevedendo che la stessa sia effettuata avendo riguardo ai diversi indicatori per persone fisiche (comprese titolari di ditte individuali in regime semplificato) ed imprese.

Altro intervento di rilievo riguarda la modifica apportata alle disposizioni contenute nell’articolo 29 del 78 del 2010 che disciplina la procedura di accertamento esecutivo e del conseguente affidamento delle somme all’agente della riscossione.

In sostanza, il principio in questione viene ampliato ad una serie di ulteriori atti tra i quali, in particolare, vi è da segnalare la fattispecie legata alle contestazioni in materia di crediti di imposta non spettanti ovvero inesistenti nel momento in cui la contestazione in questione transita nel nuovo articolo 38 bis del dpr n. 600 del 1973.

In buona sostanza, dunque, le previsioni in materia di accertamento si applicano anche agli atti di recupero in relazione ai quali va ricordato che, con particolare rilievo a quelli finalizzati a contestare crediti inesistenti, non è previsto il contraddittorio preventivo con la conseguenza che, in linea di principio, l’azione di affidamento potrebbe essere più veloce fatta salva la nuova ipotesi di richiesta di accertamento con adesione ovvero di definizione agevolata.

Giuliano Vendrame
10/07/2024

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